White MonthDAY vs Black Friday

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Una volta la fine di novembre era un momento di attesa e preparazione, il preambolo di uno dei mesi in cui si concentra la magia di un intero anno: il Natale le feste, il freddo contrastato dal calore umano. Col passare del tempo il concetto si è un po’ sbiadito e, come dice Fiorello in tv, sembra che contino solo i regali. In Italia la fine di novembre mai come questo anno è stato un “Black Fridayinfinito che ha anticipato tutto, velocizzato e forse anche banalizzato la magia di cui sopra a suon di mega sconti del 50-60-70-80%.
Nessuno è immune dalla pressione dell’avanzata tecnologica e nemmeno la sottoscritta, ma la cosa fa riflettere, fa reagire e trovare nuove energie da spendere per rallentare e puntare forte l’accento su concetti mai banali come la Qualità.

Lavoro nell’ambito degli occhiali  da un po’ di anni e se dovessi utilizzare il linguaggio del Black Friday per qualificare i prodotti che mi passano tra le mani quando li seleziono potrei usare una sola percentuale: 200%. Il 100% di qualità, in alcuni casi totalmente Made in Italy, a cui aggiungere il 100% di servizio, la mia passione e la mia professionalità. E allora perché non “girare al cliente finale” questa percentuale dopo la scorpacciata di acquisti di impulso del Black Friday?

No, non sto parlando di uno sconto!

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Vivo il negozio tutti i giorni come ottico indipendente e osservo i miei clienti ma anche i curiosi alle prese con le mie vetrine e trascorro con loro il tempo che passano a osservarle incuriositi nella bussola espositiva dell’ingresso. Nella fretta della tecnologia si perde questo rito e a noi ci viene negato un’importante sfumatura ossia il volto di chi guarda un prodotto e cerca di comprenderlo, ne è incuriosito tanto da lanciare quasi sempre uno sguardo fugace all’interno del negozio, uno sguardo che sembra chiedere giustizia di quella sensazione di curiosità che abbiamo suscitato.
Mi piace cogliere quello sguardo seguirlo, accoglierlo, sorridere e rendergli giustizia con un racconto, perché di fronte a me ho una persona che ha speso anche un solo minuto del suo tempo a guardare in silenzio senza cliccare nulla. Mi piace raccontare, mi piace rispondere alle domande non espresse, mi piace cogliere lo stupore della bellezza che suscitano gli occhiali unconventional a chi viene abituato a metri e metri di rastrelliere.

La qualità 200% è, secondo me, una percentuale che compete al cliente, stimolando il racconto disinteressato che l’ottico attento e consapevole della qualità del prodotto che vende può offrire a una persona con lo sguardo curioso, forse futuro cliente ma, senza dubbio alcuno, anello finale che chiude la famosa catena del valore.

Il nostro racconto da ottici appassionati e indipendenti, selezionatori di valore e qualità, è fondamentale per veicolare il concetto di qualità che sprigionano gli occhiali che selezioniamo. Lasciamo alle catene il compito di appendere sui muri i fiocchi di cotone che spiegano l’idea di qualità che le montature che espongono non posseggono. Noi dobbiamo raccontarle a voce e il tempo che dedichiamo fa già parte di questa qualità…e le persone lo sanno (a quanti di voi è capitato che le persone vi blocchino dicendovi che non vogliono farvi perdere tempo?).
Certo, alla fine della giornata saremo più stanchi, forse avremo venduto meno occhiali ma senza dubbio saremo entrati nella testa delle persone che hanno respirato una percentuale che non dimenticheranno facilmente (come accade con quelle del Black Friday) e se la ricorderanno al momento giusto, così come ricorderanno il prodotto che hanno acquistato: 100+100=200%.

Il 200% è una percentuale che cerco di offrire costantemente alla mia clientela, ma da Sabato 1 dicembre ho intenzione di celebrarla inaugurando il mio personale White MonthDAY: lungo tutto il mese di dicembre, come sempre, esporrò nelle vetrine occhiali di qualità al 100%, ma con particolare riferimento ai prodotti della mia terra, patria di meravigliosi artigiani e maestri occhialai che tenacemente producono prodotti di qualità 100% made in Italy. Voglio infatti supportare a modo mio e per quanto possibile il Veneto terra di elezione dell’occhialeria della migliore qualità, piegato all’inizio di novembre dal maltempo (come tante regioni italiane) ma che si è rialzato con la forza di mille braccia solidali in sole due settimane – notizia che, come al solito, non ha fatto tanto scalpore perché meno “forte” di quella iniziale della catastrofe.
Vorrei quindi promuovere questa tenacia e questa silente lezione di vita su come si affrontano le difficoltà e gli imprevisti perché, se anche le industrie sono restate in piedi, il vento ha spazzato via molte infrastrutture mettendo comunque a rischio gli sforzi produttivi delle aziende, bloccate nella loro attività commerciale da ponti crollati e strade fuoriuso.

Per festeggiare il White MonthDAY indosserò degli occhiali bianchi e invito tutti gli ottici italiani e non italiani che amano gli occhiali che coniugano passione, artigianalità, etica e conseguente qualità, a sposare l’idea e a realizzare il loro personale #WhiteMonthDAY, per promuovere il prodotto dei fornitori veneti e del Nordest del nostro Paese che pensano, vivono, producono e amano in Italia e che ci fanno dono, con mille difficoltà, di prodotti di qualità al 100%.

Invito ovviamente tutte le persone raggiunte da questo messaggio a rivolgersi al loro ottico di fiducia e chiedere il 200% di qualità e servizio.  Ovviamente non posso esimermi dall’invitare i miei clienti a fermarsi e chiedermi di mostrare loro il contenuto delle vetrine e raccontarglielo ancora, ancora e ancora una volta.

Happy #WhiteMonthDAY a tutti!!!

Franca

>>> For My English Friends >>>>

The end of November was once a moment of preparation and anticipation, the preamble of one of the months in which the magic of a whole year is gathered: Christmas, the parties, the cold overtaken by the human and the family warmth. Over time the concept has faded away and, as Fiorello (a popular Italian anchorman) says on TV, it seems that only the gifts count today. In Italy the end of November has never been so hectic as this year, kind of a never ending “Black Friday” forestalling everything, speeding up and perhaps even trivialising the above mentioned “Magic” with a series of 50-60-70-80% mega discounts.

No one is immune to the technology evolution, neither myself of course. Nonetheless, it makes us reflect, react and find new energy to be spent to try to slow down a bit and fiercely focus on concepts that will never be flavorless, such as the Quality.

I’ve been working in the glasses industry since a few years, and if I have to use the Black Friday language to qualify the products that come into my hands when I select them, I could use only one percentage: 200%, i.e. 100% quality, often Made in Italy, added with another 100% of service, my passion and my professionalism. So why not to “treat the end customer” with this percentage, after the Black Friday compulsive purchases feast?

No, I’m definitely not talking about further discounts!

I live every day my shop as an independent optician, and I look after my clients, but also after those curious people grappling with my windows. And I like to spend with them the same time they invest in watching intriguingly my showcases by the shop entrance. Due to the technology rush, we lose this “ritual” and we are often denied an important touch, that is the face of those who look at a product and try to understand it, those who are intrigued enough to be forced to launch a fleeting glance inside the shop, a look that seems to ask justice for that feeling of curiosity that we have aroused.

I love facing that look! Follow it, welcome it, smile and give it the justice it deserves by offering a thorough story, because in front of me I have a person who has spent at least one minute of his precious time watching silently a window, a product, without clicking on anything. I like to tell, I like answering the questions not expressed, I like to capture the wonder of the beauty that unconventional glasses can arouse to those people usually accustomed to cold racks, meters and meters of cold racks.

The 200% quality is, in my opinion, a percentage that the customers deserve, stimulating a disinterested service from the optician who, being careful and aware of the quality of the product he sells, can offer to a person showing off an inquiring look, perhaps a future client but, no doubts, always the final ring that closes the famous value chain.

Our story, belonging to enthusiastic and independent opticians – selectors of value and quality, is essential to convey the concept of quality originated by the glasses we select. We are happy to leave to the shop-chains the exercise of hanging to the walls those cotton flakes, pretending to explain the idea of ​​quality that the frames that they exhibit do not actually possess. We have to tell them these stories aloud, and the time we dedicate them is already part of this quality … and people know it (how many times you have been told by your customers that they do not want to waste your time?).

Of course, at the end of the day we will be a bit more tired, perhaps we will have sold less glasses, but without doubt we will have breached through the mind of those people who have breathed a percentage that they will not easily forget (as it happens with the Black Friday one) and will remember at the right time, as they will remember the product they bought: 100 + 100 = 200%.

200% is a percentage that I constantly offer to my customers, but from Saturday, December 1stI intend to celebrate it by opening my personal White MonthDAY: throughout the whole month of December I will show, as usual through my shop windows, 100% quality glasses, but with particular reference to the products of my homeland, home to wonderful craftsmen and eyewear masters who tenaciously produce 100% made in Italy quality products. In fact, I want to support in my own way and as far as possible the Veneto, premium eyewear motherland, bent at the beginning of November by bad weather (like many other Italian regions) but raised again in a two weeks timeframe thanks to the strength of a thousand supportive arms – a news that, as usual, has not caused such a sensation because it is less “strong” than the initial one about the catastrophe.

I would therefore like to promote through the White MonthDAY this tenacity and this silent lesson of life about how to deal with the difficulties and the unexpected because, even if the industries have remained active, the wind has wiped out many infrastructures putting at risk the productive efforts of the companies, blocked in the their commercial activity from collapsed bridges and out-of-use roads.

To celebrate the White MonthDAY I will wear white glasses and invite all Italian and non-Italian opticians who love glasses combining passion, craftsmanship, ethics and, consequently, quality, to support the initiative and launch their own #WhiteMonthDAY, to promote the Veneto and Northeast firms, those that think, live, produce and love in Italy and eventually offer to us, through great efforts, 100% quality products.

I obviously invite all the people reached by this message to contact their trusted optician and ask for 200% quality and service. Obviously I cannot fail to invite my customers to stop by my shop and ask me to show them the glasses showcased through my windows and tell them their story, again, again and again.

Happy #WhiteMonthDAY to you all!!

Franca