Il Piacere di essere ottici

Dal numero di Vedere International – Speciale Mido – 70 anni | 2023

Quando sono entrata in questo mondo non avrei mai immaginato che me ne sarei innamorata. La vita spesso ti porta in luoghi in cui non avresti mai pensato di andare, luoghi sconosciuti per cui non ti sei preparato e te li presenta perfettamente impacchettati con carta luccicante… Cosa ci sarà dentro?

La tua scelta dipende dalla curiosità di sapere cosa c’è sotto e l’umano inconsapevole coraggio che terrà dritta la barra in ogni situazione. Sotto la superficie dorata un groviglio intricato di difficoltà, ma poi realizzi strada facendo cosa significa davvero essere ottico…

Spesso mi capita di trovarmi a parlare con colleghi di come il tempo in negozio sia sempre poco, denso e centellinato tra le mille cose da fare. Ogni cliente di cui scegliamo di occuparci in risposta alla fiducia dettata dalla sua scelta di varcare la soglia del nostro negozio, è per noi un piccolo mondo che si dipana in mille rivoli.

“Il cassetto” a cui oramai troppo spesso in questo settore preso d’assalto si riduce l’attività di un negozio di ottica, è in realtà uno dei passaggi e avviene in maniera naturale per un ottico indipendente. Noi che di questo lavoro viviamo ogni singolo aspetto in prima persona, senza intermediari e sovrastrutture galattiche sopra la testa da anteporre ai bisogni di chi si rivolge a noi, partiamo dagli occhi delle persone e cerchiamo di attraversarli in tutti i modi che conosciamo.

Abbiamo studiato e continuiamo a studiare per entrarci dentro, utilizziamo il nostro tempo per capire cosa vedono, come vedono, quanto vedono, con quale definizione e spesso anche che cosa “vogliono vedere”.

Viviamo nel desiderio-necessità di garantire con i dispositivi che possiamo approntare nitidezza, comfort visivo, puntualità di messa a fuoco, precisione. Entriamo o almeno tentiamo di entrare nella percezione di chi ci sta di fronte e ce la descrive per preservarla o migliorarla con un occhiale, con una lente a contatto a volte con una lente di ingrandimento.

Supportiamo a convogliare le immagini del mondo che ci circonda nella vita delle persone seguendo il cammino della luce nei loro occhi.
Viaggiamo ogni giorno nel meraviglioso mondo degli occhi che si dipana nella relazione tra luce, chimica e biologia e dobbiamo nostro malgrado conoscerlo molto bene, esplorarlo e interpretarlo a sufficienza, farci domande, cercare consiglio e aiuto di esperti di ogni ambito per dare il supporto necessario.

Siamo bombardati ogni giorno da una miriade di informazioni e input di ogni tipo dalle innovazioni tecnologiche che si riversano nelle lenti oftalmiche sempre più sofisticate e le novità in fatto di montature, design, innovativi materiali, nuove forme, nuova leggerezza.

Impariamo ogni giorno semplicemente ascoltando il nostro mondo, abbiamo le mani talmente in pasta che spesso è solo la paura di aggiungere altro al carico giornaliero ciò che ci frena dal certificare la nostra conoscenza ed esperienza con un nuovo titolo, pur avendo nella nostra quotidianità tutto ciò che serve per ottenerlo.

Quest’anno in un MIDO che finalmente rientra nelle nostre vite con il suo esplosivo trainante carico di novità e innovazione, si parlerà tanto della figura dell’ottico e delle sue importanti e imprescindibili relazione con il mondo medico in contesti in cui le istituzioni sono invitate all’attenzione necessaria.

La speranza è sempre duplice: che da un lato il contesto sociale e istituzionale assorba e sfrutti a pieno tutte le potenzialità di una figura così complessa come quella dell’ottico e dall’altro che la categoria assuma la consapevolezza del suo ruolo e ne rispetti diritti e doveri derivanti.

… E’ un piacere essere ottici!

DIECIDECIMI®-Glasstylist®-Vedere-International-Speciale-70-Anni-2023-01

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