Click on Select Language to change vocabulary
Lo devo ammettere: da quando ho iniziato a ragionare in ottica Glasstylist e, pertanto, a selezionare gli occhiali pensando a tutto l’intorno delle caratteristiche del volto, del carattere e delle abitudini delle persone – ovviamente partendo dall’eventuale problema visivo che portano – ho sempre avuto la voglia di spingermi oltre.
Oltre il viso, sotto il collo, passando per gli abiti che abbracciano il nostro corpo, per poi scendere giù, sempre più giù, fino a quelle “appendici” spesso bistrattate che, tuttavia, fanno sì che tutto quanto viene sopra di loro stia su… su e giù, dalla testa ai piedi, dagli Occhiali alle Scarpe: GlasShoes!
[wpvideo IxowJYcs]
E così, il caso (o forse no) ha fatto in modo che finissi per incontrare Luisa Tratzi, giovanissima italiana, già selezionata come “Top Emerging Shoe Designer of 2017” da Footwear News e innamorata come me di tutto ciò che è bello, fatto su misura e che sia in grado di soddisfare l’occhio e la mente di chi lo indossa e, perché no, di chi lo guarda.
Gli ingredienti sono tutti sul tavolo: occhi, estetica, artigianalità, funzionalità, prodotti su misura, qualità… su e giù, dalla testa ai piedi, dagli Occhiali alle Scarpe: GlasShoes!
Ci siamo: l’idea inizialmente un po’ pazza si è trasformata in realtà.
Le vetrine di Ottica DIECIDECIMI® – Glasstylist sono state trasformate per l’ennesima volta, per offrire ai visitatori, clienti e semplici curiosi un connubio non molto comune, un gioco di riflessi tra occhiali e scarpe… esattamente quello che, forse senza neanche saperlo, avevo già in mente diversi mesi fa, quando lo scorso gennaio mi lanciai nel primo accostamento tra montature e scarpe.
Devo onestamente dire che il periodo scelto per questo evento non è stato probabilmente il più azzeccato, essendo in concomitanza con il “Black Friday” all’italiana maniera che, di fatti, si è trasformato talora in un Black Weekend e in altri casi addirittura in una Black Week! Pertanto non posso dirmi pienamente soddisfatta per quanto concerne l’affluenza di visitatori.
Tuttavia, come per i prodotti che amo selezionare, non fa tanto il numero quanto la qualità e pertanto, tra i vari curiosi abbiamo avuto l’onore e il piacere di ospitare, possiamo annoverare celebrità dello sport, stilisti, esperti di moda e di arte oltre, ovviamente, a un certo numero di persone che magari non si distingueranno per la propria popolarità, ma certamente lo fanno per il proprio gusto e la curiosità di godere di qualcosa di non scontato.
GlasShoes, dicevamo.
Con Luisa abbiamo deciso di partire dalle scarpe, differenziandole per tipologia, caratteristiche, finalità e ovviamente colori. Da lì ho cercato di immaginarmi come l’occhiale potesse richiamarle, caratterizzarle e, complessivamente, esaltare quell’idea di Total Look che spesso viene citata dagli esperti di moda.
Non c’è nulla da fare: giocare con i colori, le forme e i materiali mi riempie sempre di gioia. Immaginare come un dettaglio tecnico o estetico di una montatura, per quanto magari piccolo e a prima vista poco significativo, possa assurgere a una importanza inimmaginabile in un contesto complessivo mi sorprende sempre.
La mia fortuna è che le selezioni di montature di Ottica DIECIDECIMI® – Glasstylist si prestano facilmente a questo tipo di giochi, grazie ai marchi quali Dandy’s, Liò Eyewear, Barberini Eyewear, La Marca, Ultralimited Eyewear, Rye&Lye, Ecole de Lunettier, Plein Les Mirettes, Lafont, Les Pieces Uniques, O-Six Eyewear, La Petite Lunette Rouge e tanti altri.
GlasShoes è nato come un esperimento, o forse ancora più semplicemente come un gioco.
Tuttavia rivedendo le immagini di quelle due giornate e ricordando le espressioni degli occhi e i commenti delle persone che hanno voluto gratificarci con la loro presenza, sono sempre più convinta che il mio mestiere, di Ottico e di Glasstylist si presti a un’infinità di opportunità e svariate contaminazioni.
E, ovviamente, per il prossimo GlasShoes cercherò di stare lontana dal Black Month-Week-End!
I ringraziamenti vanno in primis a Luisa Tratzi per aver accettato il mio invito e avermi lasciato combinare le sue creazioni ai Glasstyle che naturalmente mi suggerivano.
Ringrazio di cuore Jacopo e a tutto il fantastico staff del Larky restaurant caffe di Milano, che in quanto a qualità del servizio e dei prodotti non sono secondi a nessuno!
Grazie a Francesco Lavagna e Giulia Rocca che si sono poi prodigati per foto, video e interviste, un lavoro dettagliato e puntuale come sempre. Ringrazio Frank Deville per i suoi deliziosi macarons su cui campeggiava il nostro logo.
Non voglio poi dilungarmi nell’elencare i ringraziamenti a tutti gli amici, noti e meno noti che ci sono venuti a trovare… tuttavia doveroso un enorme GRAZIE di cuore a tutti!