Angelica Pagnelli è arrivata all’appuntamento con RADIO OTTICA portando il suo carico di energia positiva e l’immancabile sorriso fucsia che la contraddistingue. Dopo un inizio scoppiettante con protagonista lo slalom di vari problemi tecnici di collegamento con salto triplo carpiato da un link all’altro, abbiamo subito chiesto ad Angelica di parlarci della sua storia, di come è arrivata nel settore dell’eyewear e di descriverci un pò meglio la figura stessa del consulente. Molte sono infatti le figure che gravitano intorno al mondo dell’ottico, tanto da indurre spesso in confusione in un mestiere che si è arricchito di numerose incombenze negli ultimi vent’anni , ma si è anche notevolmente complicato da necessitare supporti esterni competenti.
“Descrivermi è sempre la domande più difficile a cui rispondere” confessa Angelica” perché in effetti mi sono inventata un lavoro”. Angelica ha iniziato il suo lavoro come consulente di immagine 15 anni fa e ha poi deciso di unirlo alla sua passione per gli occhiali. Non esistevano figure specializzate nella consulenza di stile nel mondo dell’eyewear e Angelica ha deciso di investire se stessa in questo progetto che l’ha portata prima a lavorare in una grande azienda come responsabile dell’ufficio stile occupandosi di eventi dedicati alla personalizzazione dell’occhiale negli store e poi si è aperta alla libera professione collaborando con aziende di lenti e montature che le hanno permesso di ampliare la sua visione professionale. Oggi Angelica si occupa a tutto tondo del mondo dell’eyewear, scrive per riviste di settore e blog di Aziende, si occupa di tendenze Eyewear, crea contenuti per il mercato ed è impegnata in progetti formativi internazionali su diverse argomentazioni retail.
L’esperienza di Angelica ci sembra l’occasione perfetta per fare un pò di chiarezza sul ruolo dei consulenti all’interno del settore dell’ottica specialmente nelle realtà indipendenti dove è fondamentale l’espressione della propria identità per poter esprimere in questo settore realtà non omologate alle catene e cloni vari. Il rischio infatti delle consulenze a pacchetto chiuso, standardizzato o con la tariffa oraria sempre in evidenza, è di appiattire invece di differenziare, sovrastare invece che affiancare, sminuire il ruolo dell’ottico all’interno del suo negozio anziché supportarlo seppellendolo sotto l’ego di chi detta regole invece che dispensare buoni consigli e suggerimenti. Parlare di “noi”, mettersi a fianco, ricordarsi che l’ottico è comunque il motore del suo punto vendita dovrebbe arrivare prima di qualsiasi altro aspetto e nella chiacchierata con Angelica ci è sembrato molto chiaro che dovrebbe anche essere il punto di forza di un consulente, di qualsiasi aspetto si occupi. Angelica ci ha raccontato come affianca molti professionisti italiani del settore e anche all’estero, disegnando con loro percorsi coerenti in grado di elevare la professionalità dei punti vendita, con l’obiettivo di comunicare oltre alla competenza, stile riconoscibile e immagine vincente.
Abbiamo individuato con il suo aiuto anche una piccola scaletta da tenere presente affinché un imprenditore ottico possa capire di che tipo di consulenza ha bisogno per evitare la confusione: fare un check dei punti di forza e debolezza di tutte le attività in store, fotografare in questa ripartenza il portfolio dei brand per capire a quale target di clienti si vuole puntare, pensare al re-branding customizzato, individuare i professionisti da cui farsi affiancare a seconda dell’analisi effettuata e soprattutto puntare tantissimo sulla coerenza della comunicazione offline e online. Insomma tanto lavoro ma anche la possibilità di trovare strade che ci aiutino ad esprimere ancora meglio la personalità dei nostri punti vendita puntando al mix di forze e competenze insite nel dna dell’ottico e supporto corretto, professionale e competente.
Il mondo che ci troveremo ad affrontare alla riapertura dopo questo stop forzato non sarà semplice con le nuove regole e protocolli da seguire ma dovremo tenere gli occhi puntati sulla “bellezza” intesa come concetto universale e contenitore di tutto ciò che di positivo possiamo fare nel nostro lavoro e nella vita di tutti i giorni, perché comunicandola in tutti i modi possibili la coltiveremo.
Grazie Angelica per averci aiutato a fare chiarezza e per averci dato l’energia positiva che ti contraddistingue.