In un primo momento ho deciso di aspettare un pò prima di scrivere questo blog dopo il bellissimo evento preMIDO all’insegna del Fashion e dell’arte del fare occhiali.
L’attesa era destinata a raccogliere le emozioni che sono scaturite, i pensieri, le riflessioni e centellinarli come si fa con l’oro quando si attende che le pagliuzze più preziose si separino lentamente dal resto con calma e pazienza.
Una volta fuori dalla settimana di un Mido esplosivo, nei numeri e nella pressione mediatica e social, a bocce ferme, mi sono soffermata a pensare e iniziare a fissare le mie riflessioni nei risvegli dei giorni successivi, appena fuori dalla fase rem come mi accade spesso. Le ho raccolte sul cellulare, sui pezzi di carta, sulle agende e ho rimandato il momento di metterle insieme. Infine sono stata travolta da un turbinio di incombenze fuori e dentro il negozio e la priorità adolescenziali del mio figlio maggiore mi hanno ricordato che in realtà non esistono periodi a bocce ferme. Dunque siamo arrivati all’altra settimana importantissima per Milano e non solo il salone del Mobile…e quindi…la città che oramai mi è entrata nelle vene ha ricominciato a brulicare di eventi, di novità, di bellezza e di tante persone giunte da ogni parte del mondo per perdersi nelle idee sempre innovative, nello spirito di rinascita continua che muove l’animo italico che nessun tesoro per quanto grande potrà mai comprare
Siamo giunti quindi al periodo pasquale che sfiora maggio in una primavera inoltrata che profuma già d’estate e i miei pensieri e le mie riflessioni si sono accumulate a dismisura e quindi il trabocco che affiora non è più contenibile e dunque qui cedo, insieme a voi.
Cosa posso raccontarvi del nostro bellissimo evento che non sia venuto fuori dalle foto e dai video che abbiamo condiviso sui nostri profili Social?
Una cosa ve la dico fuori dai denti: l’idea di un preMIDO in un negozio di ottica è piaciuta tantissimo a tutti gli appartenenti di questo settore dai clienti ai fornitori, ai partecipanti, ai presenti virtualmente, a quelli silenti che ci hanno osservato e che con nostra grande soddisfazione stanno già pensando di prendere spunto dall’idea per l’anno prossimo. Ho avuto il piacere di avere in negozio oltre a clienti, amici e tanti passanti incuriositi dall’energia che abbiamo sprigionato, anche colleghi milanesi, tanti addetti ai lavori nel settore dell’ottica che appartengono a quella filiera del valore in cui tanto crediamo e la celebrazione dell’incontro è stata davvero eccelsa.
Il connubio fashion&spectacles è stata brillantemente supportato dalla freschezza e dai colori dei modelli dello stilista Simon Cracker, nella serata evento che ha visto sprigionare un alto tasso di creatività che scorreva fluida nelle conversazioni dei presenti.
E’ stato un incontro frizzante quello tra i presenti Adriano Lio, Fabio Stramare, Laura Rattaro, Gabriel Hernandez e Arturo Gorlini, designer di occhiali i primi e di scarpe quest’ultimo, tutti appassionati di made in Italy al 100%, di lavori fatti con dedizione, pazienza e amore. E’ stato bellissimo osservarli chiacchierare tra di loro: si è sviluppato un linguaggio universale tanto da sembrare di veder le idee saltellare felici da una testa all’altra….si è vero avevamo il Biersomelier direttamente da La Belle Alliance ma vi garantisco che il tasso creativo era di gran lunga più alto di quello alcolico:-)
Abbiamo brindato e tagliato una torta simbolicamente dedicata alla Faoflex che quest’anno compie 45 anni di attività, ma una torta che hanno tagliato tutti i presenti per celebrare coloro che nel nostro settore credono ancora in una realtà fatta di valori e di persone che lavorano sinergicamente nel rispetto degli altri, una realtà che ogni giorno viene attaccata da più fronti a colpi burocrazia che non la tutela, di catene e imperi assoluti che tentano da anni di appiattirla e asfaltarla per conquistarla.
Oramai non si contano più i negozi che invitano i clienti a credere nella qualità a bassissimo costo, come se si potesse acquistarla a tanto al chilo per magari infilarla nella ricetta dello chef di turno che sconfinando in un settore che non gli compete alza le palette per dare i voti agli occhiali oltre che ai piatti.
Forse ho aspettato a scrivere questo blog perché tutta l’energia sprigionata, tutta la sinergia con i clienti che si sono lasciati spiegare cosa c’è davvero dietro a un occhiale fatto bene direttamente da chi l’ha disegnato o da chi l’ha realizzato, da chi lo ha raccontato con cura agli ottici che lo hanno selezionato doveva portarmi a una considerazione forse banale ma che sento profondamente vera: noi ottici che crediamo nella filiera del valore facciamo di fatto un mestiere diverso.
Noi crediamo nell’abilità di ogni mestiere della filiera e siamo convinti che l’esaltazione di queste competenze acquisite con fatica e sudore generino altre competenze a cascata fino al cliente finale che percepisce il reale valore di quello che sta pensando di acquistare. Viviamo un settore mortificato da giganti, catene, scontisti e invasioni germaniche con le vetrine piene di occhiali a costo 0€. Avere la possibilità di creare eventi per far conoscere gli attori della filiera non ha davvero prezzo.
Ringrazio quindi davvero tutte le aziende presenti al nostro evento preMIDO Fashion goes Spectacles perchè ci hanno dato la possibilità di dimostrare sul campo che l’unione fa la forza. Sempre.
A prestissimo
Franca